venerdì, febbraio 09, 2007

l'interramento ad Abbiategrasso

Corsico, notte di venerdì 2 Febbraio 2007

Bravi il Sindaco di Abbiategrasso Alberto Fossati, gli esperti Arch. Giorgio Lazzaro del Comune, i Professori Donato e Grassi del Politecnico di Milano, supportati da un attento e attivo Osservatorio e dagli Abbiatensi tutti.
Questa sera al Castello Visconteo ho visto proiettato un sogno, la simulazione dell’interramento del raddoppio della linea ferroviaria Milano Mortara, che attraverserà il centro di Abbiategrasso, vicino a case e Castello. Il sogno di una città che abbatte le barriere architettoniche e infrastrutturali, che ha creduto nell’uomo, nella civiltà, nella cultura ambientale e della qualità della vita. Abbiategrasso investe nel futuro, dicendo no con fermezza ad un progetto folle che prevedeva in origine il raddoppio della linea con passaggio a raso, sottopassaggi e muraglia stile “Berlino degli anni bui”.

Mia figlia tossisce, ha la febbre, vuole stare in braccio, ha quattro anni e non sa… mio figlio piccino di là dorme beato ignaro del fatto che Italferr ha progettato per Corsico un bel muro lungo 947 metri ed alto 6 metri completo di inquietanti sottopassaggi, proprio come aveva originariamente previsto per Abbiategrasso. Il nostro tranquillo quartiere di via Copernico, attaccato a Milano (zona Lorenteggio-Vigevanese) presto si trasformerà in un ghetto rumoroso, buio e puzzolente, privato anche dello spazio per i parcheggi; nella via Copernico si riverseranno macchine alla ricerca di un posto per andare a prendere un treno “metropolitano” nella nuova Fermata FS che verrà qui ubicata, Fermata e non Stazione perché sarebbe troppo lusso avere un bar, l’edicola, la vendita biglietti in loco, i servizi igienici ecc: Corsico è stata declassata anche in questo, dal bel progetto di raddoppio di Italferr.

Questa sera Abbiategrasso però ci ha mostrato come una Amministrazione Comunale attenta, tempestiva ed agguerrita, supportata dalle legittime richieste di salvaguardia ambientale e rispetto umano della cittadinanza, avvalendosi di tecnici esperti e competenti, sia riuscita a far cambiare profondamente un progetto iniziale disastroso, che avrebbe devastato la città, spaccandola in due ulteriormente ed irrimediabilmente. Abbiategrasso é riuscita a trasformare un progetto di raddoppio ferroviario, rispondente solo a logiche progettuali obsolete, in un progetto attento alla valorizzazione ambientale e paesaggistica, sociale ed economica della città.

Bravi. E grazie.
Grazie per averci indicato che la strada è lunga, difficile, ma praticabile, l’avete tracciata!
Il Comitato dei Cittadini di Corsico Ferrovia Milano Mortara è nato solo un anno fa, quando il Sindaco di Corsico Sergio Graffeo indisse una assemblea pubblica per rendere noto la grave prospettiva per la città. Da allora il Comitato si batte al fianco dell’Amministrazione Comunale, che con consiglio comunale aperto del 30 Maggio 2006 e successiva delibera consiliare del 31 Maggio 2006 ha votato all’unanimità la richiesta di interramento dei binari e la riconvocazione della Conferenza dei Servizi. All’unanimità!

La Regione Lombardia ufficialmente non si è ancora pronunciata e così la Provincia: nonostante le manifestazioni di protesta, la raccolta firme, nonostante sia consiglieri regionali, di varia provenienza politica, sia provinciali, in diverse occasioni pubbliche abbiano convenuto rispetto allo scempio progettato da Italferr ed auspicato la revisione del progetto elaborato senza conoscere affatto il tessuto sociale ed urbanistico del luogo in cui è previsto il raddoppio dei binari.

Siamo nel 2007 e altrove in Europa e nel mondo sui binari interrati costruiscono asili, come ha ricordato accorato ed applaudito questa sera il Vice Sindaco di Corsico Giovannini: sono necessari e sufficienti progetti moderni e l’utilizzo di materiali tecnologici all’avanguardia. Perché in Italia nel 2007 parliamo ancora di barriere, km di muro, divisioni invece di integrazioni? Perché una visione così miope? Perché a 50 metri da Milano ancora non si riesce a ragionare in termini di “Area Metropolitana” ? Perché il Sindaco di Milano, finalmente una donna, la Signora Letizia Moratti, che come Comitato abbiamo cercato di coinvolgere sulla questione, lascia che l’assessore Croci alla Mobilità e Trasporti ci rimbalzi facendo intendere che la Milano Mortara non è di competenza di Milano? A no?

E dove si riversano tutte le persone che prendono il treno fino a Porta Genova andando a guadagnare e a consumare? Perché si parla di Area metropolitana, di sviluppo delle periferie, di intercomunalità solo in campagna elettorale? Vantiamo Milano e la regione Lombardia come motore trainante dell’economia italiana ed europea, luogo di sviluppo e innovazione, sperimentazione ed avanguardia e poi nei fatti si permette la realizzazione di opere anacronistiche e pazzesche (muraglie e sottopassi in pieno centro abitato) ?

Questo raddoppio è necessario ed auspicabile e nessuno lo contesta. Ma può e deve essere occasione di sviluppo sociale ed economico di tutto il territorio interessato dal suo attraversamento. A Corsico il raddoppio riguarda un’area fondamentale per la continuità della città, già strutturalmente divisa da Naviglio e Vigevanese. Si tratta di un’area strategica che rappresenta la nuova centralità di Corsico. L’attuale binario corre sul lato nord adiacente a via Copernico, a 20-50 metri dalle abitazioni di ben 7.500 persone. Sul lato sud il binario confina con un lembo di territorio delimitato più a sud dal Naviglio stesso.

Questo lembo di territorio è una area industriale dismessa oggetto da anni di una seria riqualificazione, su cui Corsico ha già investito miliardi di lire nel recente passato: costruendo una Casa di Cura per Anziani che ospita 130 persone, situata a 30 metri dalla ferrovia (che ne sarà?); creando i giardini pubblici comunali “Parco Ex Area Pozzi” dotati di moderna tensostruttura in grado di ospitare manifestazioni pubbliche e concerti, dove il 26 Novembre 2006 si è conclusa la partecipata marcia non competitiva da noi organizzata a favore dell’interramento.

Quest’area ricreativa è già stata collegata al centro storico di Corsico tramite un avveniristico e costoso ponte ciclopedonale che scavalca il Naviglio, ma questo collegamento rimane monco perché si fermà lì, a ridosso dei binari. Non arriva purtroppo dall’altra parte di Corsico, alle scuole, chiesa e piscina del parco Giorgella, non raggiunge la Vigevanese che porta a Milano, non possono usarlo i cittadini della via Copernico, perché pur essendo di fronte alle loro case si ritrovano in mezzo gli insuperabili binari della ferrovia. E mia figlia, passando lì davanti a piedi tutti i giorni per andare all’asilo, guarda i giochi di questo bel giardino chiedendomi “mi porti al ponte tibetano?!” E io purtroppo vorrei poter attraversare la ferrovia ma non si può, adesso ci divide una rete, almeno possiamo vederli, passano aria e luce, che bello. Fra un po’ vedremo solo un muro alto 6 metri imbrattato di scritte. E supereremo con passo affrettato i bui sottopassaggi, ricettacolo di sporcizia e delinquenza. Orrore.

Infine relativamente agli attuali (spettrali) edifici dell’ex fabbrica Pozzi Ginori, situati anch’essi a 30 metri dai binari, ora sito archeologico industriale, vi è in progetto un restauro conservativo, con l’idea di realizzare nel prossimo futuro un polo ricreativo-culturale che potrebbe comprendere biblioteca, cinema-teatro, negozi ecc. Potrebbe.

Insomma. Lamentiamo che Milano è congestionata, che non ci sono sufficienti spazi verdi e ricreativi. Alle porte di Milano si trova un’area ad alto valore simbolico la cui destinazione d’uso potrebbe permettere lo sviluppo armonico di Corsico, essendo al contempo una vera e rara opportunità di sviluppo ricreativo per la stessa Milano, che senza mare ed un vero fiume sta e deve continuare a puntare alla valorizzazione dei suoi Navigli, permettendone la fruizione pedonale e ciclabile in un’area protetta. O bisogna pensare che a Milano interessa costruire in queste zone abbandonate, a ridosso della ferrovia, solo palazzi alti 50 metri chiamandoli “settimo cielo” - ma forse ironicamente - visto che si affacciano su un futuro inferno?

Come sarà infatti il futuro, se vincerà la logica del raddoppio a raso e della muraglia, quando transiteranno 180 treni al giorno, uno ogni 15 minuti, altro che relax sulle panchine! Altro che riposo notturno, impietosamente risvegliati dai 50 treni merci previsti! E non parlatemi di “barriere fonoassorbenti per la mitigazione dell’inquinamento acustico”, visto che proprio nel progetto Italferr le rilevazioni fonometriche sono scarse, incomplete e non significative delle condizioni più critiche. E non parlatemi di “intervenire sui ricettori”, immaginando forse 4 villette per cui si possa risolvere il problema rumore mettendo i doppi vetri: qui ci sono supercondomini alti 9 piani…

L’interramento non costa, produce !
A Corsico, come ad Abbiategrasso, ci sono in ballo forti aspettative di valore ambientale, sociale ed economico che saranno danneggiate dalla folle realizzazione del raddoppio a raso con muraglia e sottopassaggi.
Bisogna lavorare tutti insieme, cittadini, politici, giornalisti, architetti ed ingegneri, teste pensanti, Amministrazioni Comunali, Regione, Provincia e Ministeri competenti, Trenitalia, RFI, Italferr e PIM per progettare e realizzare lo sviluppo integrato di tutta l’area del Sud Ovest Milanese, tenendo ben saldi i principi della qualità ambientale, della vivibilità sociale e del valore economico atteso di un territorio.
Questo può essere fatto solo attraverso una nuova illuminata progettazione, che parta da una seria Valutazione di Impatto Ambientale, in cui la consultazione pubblica sia un elemento fondamentale della procedura.

Ce la possiamo fare!
Tutti insieme, anche a Corsico.
Per la Grande Milano.


Rosella Blumetti

Mamma indignata
Cittadina incredula e furiosa

Comitato Cittadino di Corsico
Ferrovia Milano - Mortara

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