Milano, 16 marzo 2007
Cari e Care
anzitutto mi scuso perché mi rivolgo a voi attraverso questo mezzo improprio, ma un impegno già precedentemente preso mi impedisce di essere presente fisicamente all’assemblea. Tuttavia, voglio ribadire anzitutto la mia e la nostra solidarietà con la richiesta dell’interramento del raddoppio della Milano-Mortara, sostenuta dai cittadini e dalle cittadine e dall’amministrazione comunale di Corsico.
A volte, nelle stanze e nei corridoi delle istituzioni, anche di Regione Lombardia, riecheggia un certo fastidio per le rivendicazioni delle comunità locali, liquidate quindi come dei meri “particolarismi”. Può capitare a voi, così come capita, ad esempio, ai tantissimi comuni milanesi che criticano il progetto della T.E.M. (Tangenziale Est esterna di Milano). Eppure, sarebbe sufficiente entrare nel merito delle questioni, per capire che non si tratta di capricci, bensì di obiezioni serie e pertinenti.
Tutto questo ci rimanda sicuramente al tema del sempre più difficile rapporto tra istituzioni e cittadini, tra politica e società, così evidente in questi anni. Ma nel caso vostro mi pare venga al pettine anche un altro nodo. Cioè, la ormai prolungata assenza di una politica, di una strategia, di un progetto per il territorio metropolitano milanese. E così succede che l’unico fattore che sembra interessare i progettisti sia quello del costo economico dell’opera in sé, senza alcuna considerazione per le ricadute, presenti e future, sul territorio interessato, dal punto di vista dell’urbanistica, della vivibilità e dell’ambiente. Come spiegare altrimenti la strampalata idea di tagliare in due Corsico con una sorta di novello muro di Berlino?
Consenso delle comunità locali e qualità dello sviluppo del territorio sono dunque le vere questioni sul tappeto. Ecco perché la necessità della revisione del progetto originario del raddoppio è una questione che riguarda non soltanto Corsico, bensì la politica milanese e lombarda in generale.
Il Comitato, il Comune e i cittadini e le cittadine di Corsico hanno fatto bene a mobilitarsi e a far sentire la propria voce, perché questo ha permesso di conquistare la possibilità di mettere in discussione il progetto originario. Ora si tratta di passare dalla possibilità al risultato concreto e per questo ci vorrà ancora protagonismo da parte vostra. Non sarà facile, ma è possibile. E per quanto sta nelle nostre modeste forze, saremo al vostro fianco.
Un abbraccio
Luciano Muhlbauer
(Gruppo Consiliare Regionale di Rifondazione Comunista)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento