giovedì, novembre 13, 2008

articolo su il giorno 04/11/2008

"Busta paga decurtata dopo l'odissea in treno"

Data: 04/11/2008

Cronaca Locale

ABBIATEGRASSO pag. 9


Busta paga decurtata dopo l'odissea in treno Pendolari danneggiati due volte dai ritardi di MICHELE AZZIMONTI «NOI PENDOLARI facciamo una vita d'inferno, ma le Ferrovie e la Regione non sembrano farci caso. Sono anni che combattiamo con i disagi e insistiamo per avere una linea ferroviaria degna di questo nome, ma i treni continuano ad essere cancellati e così pure continuano i guasti a carrozze e locomotori. Così sembra che su questa linea solo il ritardo sia puntuale». I disagi di ieri hanno fatto scattare una nuova protesta dei pendolari della Milano-Mortara. SEMPRE gli stessi problemi: collegamenti cancellati, treni in ritardo, carrozze affollate, convogli insufficienti o con carrozze chiuse. Oltre ai disagi anche il danno per chi si vede trattenere in busta paga le ore perse in treno o consegnare lettere di richiamo per i ritardi. Le Ferrovie infatti cancellano “arbitrariamente” le corse per mettersi al riparo dalle spese dovute ai rimborsi sull'abbonamento. «L'attuale progetto di raddoppio - denunciano i pendolari - non avrebbe dovuto comportare ulteriori disagi, perchè i lavori più pesanti avrebbero dovuto essere fatti di notte. Ad oggi, quando il progetto prevede la posa del secondo binario in affiancamento a quello esistente, i treni viaggiano con un ritardo medio di 7-8 minuti, con punte di 15 minuti». AD ALIMENTARE ulteriormente la rabbia dei pendolari vi è stata la recente presa di posizione del Comune di Corsico, che ha chiesto alla Regione di convocare una nuova Conferenza dei servizi con l'obiettivo di modificare il progetto di raddoppio e di interrare i binari nella tratta urbana. Alla fine Corsico, grazie anche all'intervento del sindaco di Abbiategrasso, Roberto Albetti, ha rinunciato alla sua richiesta, ma per mesi i pendolari di Abbiategrasso e Vigevano hanno dovuto lottare contro l'Amministrazione corsichese e contro gli stessi pendolari di quel Comune. «L'EVENTUALE nuovo interramento - scrivevano i pendolari abbiatensi - comporterebbe, nella tratta Milano-Trezzano, inevitabili interruzioni del servizio stesso, anche se viene sbandierato l'esatto contrario sottolineando che i lavori non interromperanno il servizio. Vista la diversa portata dell'intervento, a questa assicurazione non crediamo, anche perché nel progetto si dice testualmente che per l'interramento della tratta Milano-Trezzano si dovrà probabilmente interrompere il servizio ferroviario per tutta la durata della costruzione e sostituirlo con servizi pubblici di autobus». Alla fine il progetto è stato ritirato. Ma i disagi sono rimasti.

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